sabato 30 gennaio 2016

Pink Floyd - The Dark Side of the Moon, 1973

Quello in esame è il classico disco del quale è terribilmente difficile parlare senza finire per dire banalità e riproporre minestre riscaldate. Sono stati davvero versati fiumi di inchiostro (perché al tempo si trattava di vero inchiostro) e, in seguito, digitati milioni di caratteri per celebrare il capolavoro di uno dei gruppi simbolo degli anni Settanta, nonché - per lungo tempo - disco più venduto della storia della musica, primato strappato poi da Thriller di Michael Jackson; del

mercoledì 27 gennaio 2016

Depeche Mode - Violator, 1990

Il synth-pop ha dominato gli anni '80 e i Depeche Mode ne sono stati gli indiscussi maestri. A decennio chiuso, nel 1990, quando altri gruppi migravano altrove o si avviavano all'estinzione, la band del tormentato Dave Gahan e del folletto Martin Gore, autore di testi e musiche, approdava invece al suo lavoro più compiuto e al suo disco dal maggior riscontro commerciale, apoteosi di una vena creativa solo a prima vista leggera: Violator. Ritornelli micidiali, sintetizzatori

lunedì 25 gennaio 2016

Tuxedomoon - Half mute / Scream with a view, 1980

Ecco un'opera che sfida il gusto e il senso dell'estetica musicale del grande pubblico del suo tempo (registrato nel 1979 e uscito l'anno successivo) e ancor più di quello odierno. Un disco che la maggior parte dei ragazzi degli anni Duemiladieci non solo non riuscirebbe ad amare ma neppure a tollerare, essendo cresciuta nel deserto postnucleare della morte della musica, immolata in nome del puro canto, dall'hip-hop agli applauditissimi strilloni dei

domenica 24 gennaio 2016

Gentle Giant - Octopus, 1972

Parliamoci chiaro: questa è musica di un altro pianeta, in tutti i sensi. Ai margini dello stesso coevo progressive rock, estranea alle classifiche non solo di oggi ma anche del suo tempo, sideralmente aliena rispetto al moderno piattume e al moderno concetto di cosa sia la "musica", arditissima nelle ambizioni e nelle costruzioni sonore, ritmiche, melodiche. Musica cerebrale? Pretenziosa? Forse. Ma quanti gruppi sono capaci di mettere in gioco (suonandoli per davvero) tutti gli

sabato 23 gennaio 2016

The Cure - Disintegration, 1989

In un episodio di South Park Kyle definisce Disintegration "il miglior album di tutti i tempi". Sparata eccessiva o meno, è indubbio che si tratta del capolavoro indiscusso dell'arte e dell'ispirazione malinconica, lirica e struggente di Robert Smith, nonché uno dei quattro o cinque dischi fondamentali del decennio '80. Secondo atto di una trilogia dark e a tratti nichilista iniziata con Pornography (1982), l'opera gioca con le immagini dalla copertina, in cui l'artista

giovedì 21 gennaio 2016

Simple Minds - New Gold Dream, 1982

Forse nella storia di ogni rock band esiste un momento magico, una strana congiunzione astrale che porta le menti dei suoi componenti - anche quando sono menti semplici - a trovare la giusta alchimia per comporre un capolavoro destinato a restare immortale negli anni. A dire il vero ad alcune band questo non è mai riuscito, ma ai Simple Minds sicuramente sì, almeno una volta e fragorosamente, consentendo loro di lasciare il segno nel cuore di milioni di

lunedì 18 gennaio 2016

King Crimson - In the court of the Crimson King, 1969

Qualcuno ha detto che se il pop racconta che va tutto bene e ha la funzione di puro divertissement, di diversione rispetto ai problemi, cioè ci invita a guardare da un'altra parte e a rilassarci, il rock fa l'esatto opposto, punta il dito contro le innumerevoli storture della realtà contemporanea, svolgendo un ruolo non disprezzabile nel nutrire la nostra mente sempre più affamata di verità e bellezza - che sono poi la medesima cosa.
Naturalmente non è solo il rock a farlo: anche la buona letteratura e il buon