La storia si ripete: ancora un disco che vede avvicendarsi musicisti di transizione, destinati ad andarsene tanto in fretta quanto rapidamente erano arrivati. La "porta girevole" del palazzo di Re Robert Fripp (curiosamente un'espressione che verrà usata da un altro Robert, Smith, dei Cure) non smette mai di girare per dare spazio a talenti sempre nuovi, facendo dei Crimson un'incarnazione proteiforme della visione assoluta e senza compromessi di un uomo solo, al punto di tenere a battesi-
sabato 29 ottobre 2016
venerdì 28 ottobre 2016
King Crimson - In the wake of Poseidon, 1970
Chi intese sminuire il valore di questo disco accusandolo di essere un assemblaggio degli scarti del precedente, seminale In the court of the Crimson King, risalente a sei mesi prima, in realtà finì per rivolgergli un involontario complimento; sempre che quest'opinabile accusa fosse fondata. Un ideale lato-B dell'album d'esordio? Ad avercene, di questi tempi, di dischi del genere!
Pictures of a city è la brutta copia di 21st century schizoid man? Bene! Cadence and cascade ripete simmetricamente il rallen-
Pictures of a city è la brutta copia di 21st century schizoid man? Bene! Cadence and cascade ripete simmetricamente il rallen-
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domenica 16 ottobre 2016
U2 - The Joshua Tree, 1987
Quando gli U2 erano gli U2. Un disco leggendario, uno di quelli che definiscono una carriera; e non solo in virtù di un trittico di apertura che rimane negli annali del pop rock ma anche di una compattezza stilistica splendida, di un sound corposo, epico eppure introspettivo - con nientemeno che Brian Eno e Daniel Lanois come numi tutelari proprio come nel precedente The Unforgettable Fire - e di una produzione impeccabile grazie al missaggio di Steve Lillywhite. The Joshua
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with or without you
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